2 feb 2015

Broken Core – Un indie game tutto italiano pronto per essere giocato dai più nostalgici!

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Per chi frequenta queste pagine il nome di Oscar Celestini non è nuovo. Illustratore, grafico e colorista di fama internazionale che come hobby ha la passione per i videogiochi, giocarli e svilupparli. In passato ci ha già deliziato con progetti freeware come Golden Axe Myth per OpenBor o Cyberdroid, buon clone di Arkanoid (qui potete leggere un articolo completo).
Ora torna con Broken Core, il suo primo indie game per PC commerciale che ha trovato grande supporto in Indie GoGo, riuscendo ad ottenere il 131% del goal iniziale. Un successo meritato, il quale è stato concretizzato dagli appassionati di retrogaming.
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Cosa aspettarsi quindi da Broken Core?
Immaginatevi un incrocio tra Abuse e Turrican con protagonista una donzella, caratterizzata da forme generose, abiti succinti e un “braccio cannone” molto simile a quello di Mega Man; avrete così il quadro completo di cosa vi attente in questo videogioco, capace di riprendere a piene mani tutto il meglio della vecchia scuola.
Una piccola curiosità prima di parlare del gameplay: il personaggio principale, Syro, porta il volto della ragazza di Oscar. Un po’ com’era già successo con Cyberdroid.
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Lo scopo di Syro consiste nello sconfiggere androidi e robot in modo da aprire la via per lo stage successivo. Detta così sembra cosa facile, ma state certi che non sarà affatto una passeggiata, anzi… il livello di difficoltà si fa (quasi) subito sentire e sarà necessario apprendere al meglio la struttura di ogni stage per superarlo con successo, oltre che pianificare al meglio la propria strategia. Infatti, nonostante sia uno shooter, Broken Core non si riduce semplicemente ad un tiro al bersaglio sperando di colpire più nemici possibili, è invece richiesto sangue freddo e tattica per uscire sani e salvi da ogni schema di gioco.
Per fortuna in nostro aiuto ci sono power up, vite extra e le mitiche password… insomma un inno alla vecchia guarda, una giocabilità sempreverde che non tarderà a catturarvi e incollarvi davanti al monitor, nonostante sia richiesta una certa dose di impegno e costanza.
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Che sia chiaro non è un gioco perfetto. La IA dei nemici è molto limitata, la maggior parte degli androidi appaiono come zombie che si sono auto-mangiati la materia grigia, riescono a spuntarla solo per il numero e le trappole in loro aiuto. Si possono anche notare delle sbavature grafiche, non sempre nitida e convincente, soprattutto per quello che concerne le animazioni, poco fluide e davvero rigide.
Tuttavia Broken Core non vuole essere un gioco perfetto, è invece un gioco perfetto per gli amanti di retrogaming. I quali con il prezzo di una pizza (anzi meno, visto che costa solo 4 euro) potranno portarsi a casa un titolo di tutto rispetto, nostalgico e accattivante, per di più made in Italy. E sappiamo quanto sia doveroso supportare la scena indie italiana!

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2 commenti:

  1. Sembra un gioco fine degli anni Novanta con quell'essenza Cyborg. Grande scoperta.

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    1. Esattamente, è un titolo ispirato a quel filone!
      Ciao Ricky, tutto bene? :D

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