14 mar 2014

Speciale Golden Axe - L’inizio della mitica saga fantasy della SEGA!

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Quando si parla di Golden Axe, si parla di un pezzo di storia dei videogame. Il capolavoro SEGA uscì in versione arcade nel 1989, tuttavia è ancora oggi considerato tra i caposaldi del genere beat’ em up, insieme a Double Dragon e Final Fightin. 
Venne in seguito convertito per un numero non indifferente di sistemi casalinghi, tra cui i famosissimi porting per Mega Drive, Master System e MS-DOS. Proprio questi numerosi rilasci contribuirono a rendere un così tanto amato in sala giochi quanto nel mondo delle console, tanto che i seguiti vennero rilasciati in esclusiva per la console 16 bit della SEGA, dove la saga ha avuto il suo apice di estimatori.
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Le vicende di Golden Axe sono ambientate nel regno Yuria, caduto in disgrazia dopo che il Re e la principessa sono stati catturati e portati via insieme alla leggendaria Golden Axe, reliquia e simbolo di pace e potere. 
Nei panni di Ax Battler, un imponente barbaro, Tyris Flare, un’amazzone dedita alle arti magiche del fuoco e a Gilius Thunderhead, un saggio nano guerriero;  dovevamo affrontare una serie di livelli epici, in puro stile Sword and Sorcery alla Robert E. Howard (autore dei racconti fantasy di Conan il Barbaro), fino ad arrivare alla cruda battaglia contro Death Adder, signore delle tenebre e colpevole di aver ucciso i famigliari dei tre eroi, oltre ad aver rapito il Re ed essersi impossessato della Golden Axe.
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La scelta grafica stilistica del gioco è ancora oggi tra le più riuscite. Merito di una soluzione di colori pastello abbinati a sprites medio-grandi in pseudo-realistico. Il tutto si adatta benissimo al crudo scenario proposto, dove forse a mancare è solo qualche goccia di sangue; scelta (molto probabilmente) dettata dalle censure in voga all’epoca. 
Al di là di questa piccola mancanza per il nostro personale “gusto gore”, il mondo di Yuria appare credibile e coerente, facendosi perdonare qualche ingenuità riguardante le animazioni, regalandoci in compenso dei background eccellenti, evocativi e dal grande level design. Infatti ogni nemico, ogni ostacolo, ogni trappola sono posizionati nei migliore per regalarci un’esperienza di gioco unica, dalla grande ri-giocabilità.
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Ogni stage è accompagnato da un tema musicale pomposo, in stile colossal, richiamante battaglie lontane e inni di guerra. E’ incredibile che, nonostante chiptune così modesti, le musiche di Golden Axe, appaiano ancora così stupefacenti e azzeccate, essenziali per ricreare l’atmosfera “barbarica” del fantasy in stile Sword and Sorcery.  
Anche gli effetti sonori fanno la loro parte, e il numero limitato di voci rende maggiormente l’idea  dei punti chiave dell’azione, come la morte di un nemico, civili in fuga o il verso di una bestia domata.
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A tal proposito ricordiamo che in Golden Axe il giocatore ha la possibilità di cavalcare tre bestie dalle differenti abilità. Questa particolarità era davvero spettacolare all’epoca e ancora oggi appare un’invenzione perfetta per arricchire la struttura tipicamente ripetitiva dei picchiaduro a scorrimento. Ma non è certo l’unica caratteristica a rendere grande il titolo SEGA. Degno di nota è sicuramente anche il sistema di magie, potenziabili attraverso il recupero di pozioni. Una volta raggiunto un numero soddisfacente, in base alle caratteristiche del nostro beniamino, era possibile attuare un’evocazione capace di arrecare danno a qualsiasi nemico sullo schermo. Il tutto accompagnato da effetti visivi composti da enormi sprites.
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Nonostante sia un gioco originario per sistemi arcade (come accennato all’inizio) Golden Axe dà il meglio di sé sul caro Mega Drive. Non solo per merito di una conversione praticamente perfetta (anzi, la tonalità delle palette di colori appaiono maggiormente convincenti proprio nella versione 16 bit) ma soprattutto perché estendeva l’avventura con un livello aggiuntivo e integrava la mitica opzione The Duel, una sorta di modalità strutturata su arena, ibrido tra picchiaduro a scorrimento e ad incontri (tale opzione diventerà un vero must per la saga, tanto da incoraggiare SEGA a realizzare uno spin off chiamato Golden Axe: The Duel.goldenaxegoldenaxe
Un titolo intramontabile, avvincente come il primo giorno, capace di divertire qualsiasi generazione di videogiocatori. 
In cooperativa poi regala momenti davvero unici, un vero e proprio classico, assolutamente da giocare e possedere in ogni degna collezione di videogiochi che si rispetti.
Video gameplay di Golden Axe (versione arcade).

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2 commenti:

  1. Gran gioco e gran articolo, complimenti!
    Ci ho giocato parecchio in sala giochi, ed ho consumato il dischetto da 720k sul mio portentoso 80086 a 8mhz.
    Una delle migliori conversioni dell'epoca, senza dubbio.
    Mi sono più volte riproposto di giocare i seguiti, ma non l'ho ancora fatto. Prima o poi lo farò.

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    Risposte
    1. Ciao Oscar!
      Il primo Golden Axe rimane ancora il migliore della saga, tuttavia anche il resto della trilogia uscita su Mega Drive non è niente male. Esiste anche un secondo capitolo rilasciato solo per arcade, The Revenge of Death Adder, ed è molto ma molto bello!
      Invece stendiamo un velo pietoso sul reboot uscito qualche anno fa!

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